Riprendo dal sito di Repubblica alcuni “Ultim’ora” che Claudio Pagliara eviterà bene di dire in televisione e il nostro pessimo ministro degli affari esteri Frattini rifiuterà di commentare. Su queste notizie non si può tacere, a meno di essere in assoluta malafede. Nessuno qui difende Hamas: ma un milione e mezzo di persone vivono in prigione, come in un campo di concentramento, senza cibo e medicine. E questo, caro Claudio Pagliara, non succede da quando Israele ha cominciato a bombardare su larga scala, ma da quasi due anni. È questo che da forza agli estremisti. Il 70% di disoccupati, persone che per mangiare deve aspettare gli aiuti della comunità internazionale che Israele blocca, nessuno può uscire da quella prigione, ogni tanto qualche bomba qua e là. Poi ci si sorprende se alla tracotanza si risponde con arroganza, se alla violenza si risponde con violenza. Ci si sorprende. E poi sentiamo Claudio Pagliara che dice, la colpa è di Hamas. Vergogna. Hamas ha le sue colpe, ma non si può dimenticare le colpe di Israele e non si può far finta di non vedere che a Gaza vivono un milione e mezzo di persone come in un campo di concentramento. Non si può. A meno di essere in malafede o faziosi. Esattamente l’opposto di quanto la deontologia professionale del giornalista richiede.
16:49 Unrwa: “La crisi peggiora di ora in ora”
La pausa di tre ore nei combattimenti e’ ”insufficiente” e la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza peggiora ”di ora in ora”. E’ quanto ha denunciato il portavoce dell’Unrwa, l’Agenzie delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi. Christopher Gunness ha precisato che gli 1,5 milioni di abitanti del territorio sono in una situazione ”critica”. Il portavoce dell’agenzia dell’Onu ha sottolineato che le riserve di cibo bastano solo per qualche giorno, specialmente dopo la chiusura del valico di Karni tra Israele e la Striscia di Gaza, abitualmente utilizzato per le consegne alimentari.
16:09 Croce Rossa: Israele ha violato il diritto umanitario internazionale
La Croce Rossa internazionale (Cicr) ha oggi accusato le forze israeliane a di avere ritardato l’accesso ai feriti in un quartiere di Gaza, tra cui quattro bambini che per quattro giorni sono rimasti in casa senza cibo e acqua accanto al cadavere della madre. Il Cicr sostiene che le forze israeliane rallentano i soccorsi e impediscono alle ambulanze di evacuare i feriti dalle zone colpite. “Quanto è accaduto è semplicemente scioccante”, ha detto il responsabile del Cicr in Israele, Pierre Wettach. Le aumbulanze, ha aggiunto, sono state autorizzate a intervenire solo mercoledi, ossia quattro giorni dopo l’inizio dell’offensiva terrestre. “I militari israeliani dovevano sapere bene qual era la situazione ma non hanno fatto niente per soccorrere i feriti”, ha proseguito Wettach. In un duro comunicato diffuso oggi a Ginevra, il Cicr sostiene che “in questa circostanza gli israeliani non hanno fatto fronte ai loro obblighi in base al diritto umanitario internazionale”.